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Legenda
Nei Paesi più ricchi, come gli Stati Uniti e gran parte dell'Europa, vige il sistema capitalistico-liberale.
La Cina è tra i Paesi ricchi, ma a differenza degli altri dal punto di vista politico c’è un sistema comunista, non democratico. La Cina ha raggiunto questi livelli grazie a uno sforzo notevole di investimenti, ma a prezzo di gravi squilibri ambientali e sociali.
I Paesi di seconda fascia comprendono anche l’Italia e nazioni emergenti come il Brasile; tra questi si trova anche la Spagna, che ha conosciuto negli ultimi anni uno sviluppo sorprendente.
Con un PIL inferiore alla metà rispetto ai Paesi più ricchi, si trovano Paesi dalle grandi potenzialità, come la Russia e l’India, ma che si trovano alle prese con problemi sociali e di organizzazione dell’economia.
Un buon numero di Paesi si situa in una fascia medio-alta: si tratta di Stati dall’economia solida ma non molto ricchi di materie prime (Paesi scandinavi), o che hanno conosciuto profonde crisi economiche (Argentina), o ricchi di petrolio ma senza altre fonti di produzione del reddito (Arabia Saudita).
I Paesi dell’Africa – con poche eccezioni – rientrano nelle fasce inferiori del PIL. Alcuni di questi (tra cui Eritrea, Mauritania, Niger, Sierra Leone, Guinea) sono poverissimi, con un PIL prossimo allo zero.
Descrizione
La carta mostra la diversa distribusione della ricchezza nelle varie zone del mondo.